Il mio nemico fritz non si faceva vedere da un po'. Ero quasi in pensiero. Lettore fedele del mio blog, pianista di like, e fornitore di complimenti sinceri, si era aperto anche lui un timido contenitore di contenuti, e poi mi aveva invitato alla condivisione puntuale. Lo scarso riscontro della sua iniziativa fra i giocatori, doveva averlo ferito nel profondo, e io, per qualche motivo, mi ero trasformato nella ragione del suo insuccesso. Aveva preso a odiarmi fedelmente, ma da lontano, come uno stalker un tempo cosplayer.
Dal canto mio conoscevo un sacco di trucchi contro i nemici invisibili, ad esempio rovesciare per terra della vernice, per vederli arrivare, oppure il pepe. Ma Mario Rossi [nome inventato] non era uomo d'azione, e preferiva attendere il mio cadavere seduto sulla sponda del fiume della mia stanchezza.
Effettivamente un po' stanco lo ero. Pur animale nottivago, cominciavo alla soglia dei 300 post e 4 anni di blog ad accusare una comprensibile mancanza di forze. Tenevo sì ancora qualcosina da parte. Ma per il gran finale. E poi mancavano solo 7 anni ai miei 50, e io volevo arrivarvi preparato [per questo partivo in anticipo].
Ma i nemici fritz erano solo il sale sul bordo del margarita.
Nella vita reale e nel mondo dei giochi, che ne era una delle sue molte rappresentazioni, c'erano ben altri cattivi. In sala d'aspetto, dal dottore quel pomeriggio, avevo ascoltato il pour parler di alcuni pazienti sullo stupro dei due carabinieri alle turiste. I commenti spaziavano dal congedo con disonore dall'Arma all'evergreen della castrazione chimica. Finchè un uomo sui cinquanta, stempiato ma con un ciuffo ganzo ad occultare, a beneficio delle pazienti donne sventaglianti in attesa sulle seggiole, si era alzato ed esibito in un monologo femminista sull'indiscussa superiorità delle donne sugli uomini. Un paio avevano commentatoun Bravo! [credo per mera cortesia], e lui aveva rincarato con "A voi donne bisognerebbe farvi sante, una statua per ciascuna bisognerebbe farvi, e noi uomini non vogliamo capirlo che siamo inferiori". Avevo conosciuto altri personaggi simili. Si proclamavano femministi per mendicare consensi fra le donne con la speranza di levar loro le mutandine. Mi ricordavano quegli insetti predatori che imitano le prede. Ma con più scarsi risultati.
Il museo del cinema alla Mole Antonelliana era più o meno come l'avevo lasciato 20 anni fa, a parte i controlli col metal detector all'ingresso. All'uscita ci fermammo da Mizzica, una rosticceria siciliana a cavallo di Via Po. Francy prese pane e panelle, mia figlia un arancino e io un panino con la meusa [con aggiunta di cipolle, parmigiano e un'anticchia di limone].
La sera arrivarono gli amici.
Buttai giù una cofana di penne al pomodoro per tutti, figli compresi.
E poi giocammo a Century.
CENTURY - LA VIA DELLE SPEZIE
Introduttivo di carte per 2-5 giocatori, di Emerson Matsuuchi, per 45 minuti di durata, edito da Asterion \ Asmodee, primo capitolo di una serie di 3 titoli che potranno poi anche essere combinati insieme.
Presentato a PLAY MODENA 2017, ha fatto molto parlar di sè in quanto erede spirituale di Splendor, seppur a mio avviso i due titoli siano abbastanza differenti.
Sulla somiglianza e sulla maggior bontà di un titolo sull'altro, il popolo dei giocatori si era letteralmente spaccato in due sin dal giorno dopo la pubblicazione: si erano schierati da una parte i guelfi del Meglio Century e sì sono simili, e dall'altra i ghibellini del Ma sei scemo o mangi le pietre? Meglio Splendor e non gli somigghia pe' gnente.
Pur molti mesi dopo, la discussione continuava ad alimentarsi su facebook fra interventi chilometrici e minacce di ammazzamenti di madre. Per trovare qualche post a riguardo era sufficiente seguire gli hashtag #centuryglispicciacasa #splendormegliodelletette #ripetichesonougualietisgarrolafaccia #hoscrittocenturysullasabbia
Due parole due sulle meccaniche
Scopo del gioco: guadagnare più punti vittoria degli avversari attraverso le carte punteggio e le monete d'oro e d'argento. Per farlo, ogni giocatore dovrà costruirsi un piccolo motore di carte che gli consentirà di produrre risorse [curcuma, zafferano, cardamomo e cannella] e trasformarle all'abbisogna delle carte punteggio.
Le carte per il deckbuilding sono di tre tipi:
1- Carte Spezie che consentono al giocatore di prendere risorse [ad esempio: ottieni 3 cubetti zafferano]
2- Carte Miglioria che consentono di migliorare una risorsa in un'altra [ad esempio trasforma un cubetto di curcuma in uno di zafferano]
3- Carte Commercio che consentono di scambiare X risorse di un tipo con X risorse di un altro.
Le monete d'oro e argento forniscono punti vittoria addizionali, e vengono posizionate sulla prima e sulla seconda carta punteggio della fila.
"Lasciate che gli introduttivi facciano il lavoro sporco" - Dado
Il curricula degli amici era piuttosto scarno. Qualche gioco Haba di quando i rispettivi figli non arrivavano al tavolo, gli obbligatori Fantascatti e Dobble, UNA singola partita ad Hanabi portata a termine con molte difficoltà causa interruzioni continue dei bambini che poi spoileravano i fuochi d'artificio, e una recente doppietta a THE GAME di quand'erano finite le scuole a giugno.
"Vi va di provare un gioco?"chiesi.
L'altra mamma buttò un occhio ai figli in cameretta. Sembravano tranquilli, ma il più piccolo, maschio e fra due femmine intente a giocare con le Monster High, sarebbe presto venuto a reclamare attenzione.
"Ma quanto dura?"mi chiese
"Mezzora tutta, forse pure qualcosina di più"non mentii
"Mhmhmhm proviamoci"
Le poche regole entrarono subito. L'evoluzione da un cubetto risorsa all'altro, che temevo potesse generare un po' di confusione perchè slegata [da cardamomo a cannella è meno intuitiva che da argilla a vaso] fu invece assimilata velocemente con l'accortezza minima delle ciotoline disposte in ordine crescente.
In due giri di tavolo erano tutti autonomi e anche un po' ingrifati. Century era indiscutibilmente fluido, intuitivo, veloce nel turno, e aveva una sua grazia. Stimai che un house rule per rinfrescare il mercato non ci sarebbe stata male [Agzaroth sulla Tana aveva proposto: "- quando uno acquista una carta punti, si scarta la prima carta mercato, per movimentare un po' le cose"].
Fu molto piacevole sentire i neo giocatori far di calcolo avanti nei turni, spostarsi le carte in mano e sentirli borbottare: "A questo turno gioco questo... poi trasformo ciccio e pasticcio... poi scambio...okay, okay, so cosa fare...".
Il bambino più piccolo ci raggiunse a fine partita, e si parcheggiò sulle gambe del padre.
La partita in 4 giocatori durò il giusto, 40 minuti spaccati, e fu vinta infine da Francy, la mia Francy, grazie a un paio di monete in più.
Gli amici spesero consensi e belle parole su Century, per la sua semplicità nelle regole e per il senso di costruzione delle carte in mano, con la puntuale foto col cellulare al coperchio del gioco e la promessa: "Domani ce lo compriamo anche noi" [nota: col tempo ho imparato che solo il 20-30% di queste promesse poi si concretizza davvero. La percentuale sale verso l'80% solo per i giochi che nella serata abbiano coinvolto anche i bambini: in quel caso ho visto gente ordinare col cellulare su Amazon finchè era ancora a casa mia].
Contusioni
Combattete, scannatevi, levatevi la pelle di dosso, urlate fino a strapparvi le corde vocali per il vostro sacrosanto gusto personale, per determinare il sesso degli angeli, se sia meglio la caviglia fine o lo sguardo da cerbiatta, Joe R. Lansdale o Ken Follet, Kubrick o Tarantino, il mondo disco di Terry Pratchett o l'invasione di Harry Turtledove, Splendor o Century.
Ma fate provare gli introduttivi ai giocatori senza curricula, che è anche importante, e un discreto modo per capire se funzionano e divertono.
E tenetevi stretti i vostri nemici, che son semper fidelis più dell'Arma quando magari non stupra le turiste, che l'amore può tradire ma l'odio no, l'odio è sincero, schietto, mai ipocrita, l'odio non tradisce.
Dal canto mio conoscevo un sacco di trucchi contro i nemici invisibili, ad esempio rovesciare per terra della vernice, per vederli arrivare, oppure il pepe. Ma Mario Rossi [nome inventato] non era uomo d'azione, e preferiva attendere il mio cadavere seduto sulla sponda del fiume della mia stanchezza.
Effettivamente un po' stanco lo ero. Pur animale nottivago, cominciavo alla soglia dei 300 post e 4 anni di blog ad accusare una comprensibile mancanza di forze. Tenevo sì ancora qualcosina da parte. Ma per il gran finale. E poi mancavano solo 7 anni ai miei 50, e io volevo arrivarvi preparato [per questo partivo in anticipo].

Nella vita reale e nel mondo dei giochi, che ne era una delle sue molte rappresentazioni, c'erano ben altri cattivi. In sala d'aspetto, dal dottore quel pomeriggio, avevo ascoltato il pour parler di alcuni pazienti sullo stupro dei due carabinieri alle turiste. I commenti spaziavano dal congedo con disonore dall'Arma all'evergreen della castrazione chimica. Finchè un uomo sui cinquanta, stempiato ma con un ciuffo ganzo ad occultare, a beneficio delle pazienti donne sventaglianti in attesa sulle seggiole, si era alzato ed esibito in un monologo femminista sull'indiscussa superiorità delle donne sugli uomini. Un paio avevano commentatoun Bravo! [credo per mera cortesia], e lui aveva rincarato con "A voi donne bisognerebbe farvi sante, una statua per ciascuna bisognerebbe farvi, e noi uomini non vogliamo capirlo che siamo inferiori". Avevo conosciuto altri personaggi simili. Si proclamavano femministi per mendicare consensi fra le donne con la speranza di levar loro le mutandine. Mi ricordavano quegli insetti predatori che imitano le prede. Ma con più scarsi risultati.
Il museo del cinema alla Mole Antonelliana era più o meno come l'avevo lasciato 20 anni fa, a parte i controlli col metal detector all'ingresso. All'uscita ci fermammo da Mizzica, una rosticceria siciliana a cavallo di Via Po. Francy prese pane e panelle, mia figlia un arancino e io un panino con la meusa [con aggiunta di cipolle, parmigiano e un'anticchia di limone].
La sera arrivarono gli amici.
Buttai giù una cofana di penne al pomodoro per tutti, figli compresi.
E poi giocammo a Century.
CENTURY - LA VIA DELLE SPEZIE
Introduttivo di carte per 2-5 giocatori, di Emerson Matsuuchi, per 45 minuti di durata, edito da Asterion \ Asmodee, primo capitolo di una serie di 3 titoli che potranno poi anche essere combinati insieme.
Presentato a PLAY MODENA 2017, ha fatto molto parlar di sè in quanto erede spirituale di Splendor, seppur a mio avviso i due titoli siano abbastanza differenti.
Sulla somiglianza e sulla maggior bontà di un titolo sull'altro, il popolo dei giocatori si era letteralmente spaccato in due sin dal giorno dopo la pubblicazione: si erano schierati da una parte i guelfi del Meglio Century e sì sono simili, e dall'altra i ghibellini del Ma sei scemo o mangi le pietre? Meglio Splendor e non gli somigghia pe' gnente.
Pur molti mesi dopo, la discussione continuava ad alimentarsi su facebook fra interventi chilometrici e minacce di ammazzamenti di madre. Per trovare qualche post a riguardo era sufficiente seguire gli hashtag #centuryglispicciacasa #splendormegliodelletette #ripetichesonougualietisgarrolafaccia #hoscrittocenturysullasabbia
Due parole due sulle meccaniche
Scopo del gioco: guadagnare più punti vittoria degli avversari attraverso le carte punteggio e le monete d'oro e d'argento. Per farlo, ogni giocatore dovrà costruirsi un piccolo motore di carte che gli consentirà di produrre risorse [curcuma, zafferano, cardamomo e cannella] e trasformarle all'abbisogna delle carte punteggio.
Le carte per il deckbuilding sono di tre tipi:
1- Carte Spezie che consentono al giocatore di prendere risorse [ad esempio: ottieni 3 cubetti zafferano]
2- Carte Miglioria che consentono di migliorare una risorsa in un'altra [ad esempio trasforma un cubetto di curcuma in uno di zafferano]
3- Carte Commercio che consentono di scambiare X risorse di un tipo con X risorse di un altro.
Le monete d'oro e argento forniscono punti vittoria addizionali, e vengono posizionate sulla prima e sulla seconda carta punteggio della fila.
"Lasciate che gli introduttivi facciano il lavoro sporco" - Dado
Il curricula degli amici era piuttosto scarno. Qualche gioco Haba di quando i rispettivi figli non arrivavano al tavolo, gli obbligatori Fantascatti e Dobble, UNA singola partita ad Hanabi portata a termine con molte difficoltà causa interruzioni continue dei bambini che poi spoileravano i fuochi d'artificio, e una recente doppietta a THE GAME di quand'erano finite le scuole a giugno.
"Vi va di provare un gioco?"chiesi.
L'altra mamma buttò un occhio ai figli in cameretta. Sembravano tranquilli, ma il più piccolo, maschio e fra due femmine intente a giocare con le Monster High, sarebbe presto venuto a reclamare attenzione.
"Ma quanto dura?"mi chiese
"Mezzora tutta, forse pure qualcosina di più"non mentii
"Mhmhmhm proviamoci"
Le poche regole entrarono subito. L'evoluzione da un cubetto risorsa all'altro, che temevo potesse generare un po' di confusione perchè slegata [da cardamomo a cannella è meno intuitiva che da argilla a vaso] fu invece assimilata velocemente con l'accortezza minima delle ciotoline disposte in ordine crescente.
In due giri di tavolo erano tutti autonomi e anche un po' ingrifati. Century era indiscutibilmente fluido, intuitivo, veloce nel turno, e aveva una sua grazia. Stimai che un house rule per rinfrescare il mercato non ci sarebbe stata male [Agzaroth sulla Tana aveva proposto: "- quando uno acquista una carta punti, si scarta la prima carta mercato, per movimentare un po' le cose"].
Fu molto piacevole sentire i neo giocatori far di calcolo avanti nei turni, spostarsi le carte in mano e sentirli borbottare: "A questo turno gioco questo... poi trasformo ciccio e pasticcio... poi scambio...okay, okay, so cosa fare...".
Il bambino più piccolo ci raggiunse a fine partita, e si parcheggiò sulle gambe del padre.
La partita in 4 giocatori durò il giusto, 40 minuti spaccati, e fu vinta infine da Francy, la mia Francy, grazie a un paio di monete in più.
Gli amici spesero consensi e belle parole su Century, per la sua semplicità nelle regole e per il senso di costruzione delle carte in mano, con la puntuale foto col cellulare al coperchio del gioco e la promessa: "Domani ce lo compriamo anche noi" [nota: col tempo ho imparato che solo il 20-30% di queste promesse poi si concretizza davvero. La percentuale sale verso l'80% solo per i giochi che nella serata abbiano coinvolto anche i bambini: in quel caso ho visto gente ordinare col cellulare su Amazon finchè era ancora a casa mia].
Contusioni
Combattete, scannatevi, levatevi la pelle di dosso, urlate fino a strapparvi le corde vocali per il vostro sacrosanto gusto personale, per determinare il sesso degli angeli, se sia meglio la caviglia fine o lo sguardo da cerbiatta, Joe R. Lansdale o Ken Follet, Kubrick o Tarantino, il mondo disco di Terry Pratchett o l'invasione di Harry Turtledove, Splendor o Century.
Ma fate provare gli introduttivi ai giocatori senza curricula, che è anche importante, e un discreto modo per capire se funzionano e divertono.
E tenetevi stretti i vostri nemici, che son semper fidelis più dell'Arma quando magari non stupra le turiste, che l'amore può tradire ma l'odio no, l'odio è sincero, schietto, mai ipocrita, l'odio non tradisce.
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